GIOVANFRANCESCO GONZAGA (MILANO 1921 -
Milano 03/10/2007) Frequenta, giovanissimo autodidatta, il Castello Sforzesco ove ricopia studi e disegni dei grandi del passato come Leonardo e Michelangelo. Ottenuta la licenza liceale si
arruola volontario per la guerra, prendendo parte con il Savoia Cavalleria con lo squadrone "Fantasma" alla Campagna di Russia. Sono momenti terribili, che lasceranno segni indelebili sull‘animo
del maestro, ed accresceranno ulteriormente l‘amore per il cavallo, suo fedele compagno d‘avventura. Finita la guerra, può dedicarsi alla sua vocazione: la pittura. tuttavia, a differenza di
altri artisti, egli sarà e resterà un autodidatta:"La mia vera maestra è la Natura" dirà in un’intervista l’artista e questo spiega la predilezione per i paesaggi e le nature morte. Celebre
l‘incontro con De Chirico, che in occasione di una mostra del giovane Gonzaga, rimarrà folgorato dai suoi celebri cavalli. L’artista ha intrapreso numerosi viaggi. Il più importante dei quali in
Spagna (1955), per l’influenza che avrà sulla cromatica della sua opera. Nel 1964 in occasione della prima del film Italiani brava gente sulla guerra di Russia, l’artista tiene una mostra delle
sue opere sulla Campagna di Russia, a cui lui stesso aveva partecipato. Le Sue opere figurano in diversi musei nazionali ed esteri ed in varie collezioni private e pubbliche ed inoltre è stato
invitato alle più importanti rassegne d‘arte ottenendo premi di rilievo, fra i quali: Premio Marzotto 1963, Pavone d‘oro 1967, Le grolle d‘oro 1972. Ha ricevuto la medaglia d‘oro da Papa Giovanni
Paolo II a Salsomaggiore Terme nel 1997.